Detrazione delle spese funebri
le spese funebri si possono detrarre dall’IRPEF nella misura del 19%. La detrazione spetta in relazione alle spese sostenute “in dipendenza della morte di persone”, senza più alcuna limitazione (legge di stabilità 2016, art.1 co. 954 lett.a). In pratica, potranno essere detratte anche le spese funebri sostenute per persone non legate da vincoli di coniugio/parentele/affinità, ad esempio conviventi e coppie di fatto.
Il limite massimo detraibile si riferisce al singolo evento luttuoso e pertanto, se più famigliari sostengono lo spesa, questi possono detrarre la propria quota-parte sempre riferita a un ammontare detraibile complessivo di 1.550,00 euro: se la spesa viene sostenuta da più persone e la fattura è però rilasciata ad una sola di queste, gli altri partecipanti alla spesa devono farsi rilasciare dall’intestatario una dichiarazione di ripartizione.
Ai fini della detraibilità fiscale si considerano spese funebri non solo quelle per le onoranze, ma anche tutte quelle connesse al trasporto e alla sepoltura.
È utile sottolineare che il diritto alla detrazione è subordinato alla sussistenza del nesso causale fra il decesso e la spesa, nel senso che non sono detraibili le somme pagate in previsione di un futuro decesso (la detrazione spetta soltanto se la spesa risponde ad un criterio di attualità rispetto all’evento cui è finalizzata).
Ricordiamo inoltre che le spese funebri sono esenti da IVA (ex art.10 e 15 D.P.R. 633/72).
Cosa deve fare la famiglia dopo le esequie
Nei giorni successivi alle esequie vi verranno consegnati i certificati di morte con cui dovrete presentarvi presso gli uffici competenti per previdenza, successione di beni immobili, pratiche automobilistiche, uffici bancari, assicurativi, notarili, utenze domestiche, eventuali istituti di cura, albi professionali, associazioni in modo da definire le disposizioni assunte in vita dal vostro congiunto.
Uffici bancari e assicurativi potrebbero richiedervi oltre al certificato di morte anche la dichiarazione sostitutiva d’atto notorio da richiedere presso il Comune di residenza.
Alcuni prodotti assicurativi o finanziari che prevedono il caso morte potrebbero aver bisogno di un certificato di morte che ne attesti le cause; questo va richiesto alla Direzione Medica dell’ULSS presso la quale è avvenuto il decesso.
Tutte le procedure appena elencate devono essere svolte in modo diretto dai legittimi eredi o testamentari.
Banca e istituti di credito
La banca dove il defunto ha registrato il proprio conto corrente va informata dell’evento, di persona o a mezzo raccomandata, per poter verificare l’operatività del conto corrente.
Pensione Inps
Occorre comunicare all’Inps il decesso, in caso il defunto sia un pensionato. Di norma questa comunicazione dovrebbe arrivare dal medico che ha decretato il decesso, ma è sempre meglio controllare. Gli eredi hanno diritto alla pensione di reversibilità, se il defunto è un pensionato, o alla pensione indiretta, se il defunto è un lavoratore. La pensione di reversibilità si calcola come una percentuale dell’assegno pensionistico percepito dal defunto.
Successione
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dal decesso e registrata presso l’Agenzia delle Entrate del Comune di residenza del defunto. Va presentata obbligatoriamente se nell’eredità sono presenti beni immobili il cui valore è superiore ai 100.000 euro. Le tasse da corrispondere verranno calcolate dall’Agenzia delle Entrate sulla base del grado di parentela e delle quote ereditarie.
Dichiarazione dei redditi
L’anno successivo a quello del decesso, uno degli eredi dovrà prendersi carico di compilare la dichiarazione dei redditi anche per il defunto, utilizzando una sezione apposita.
Automobile
L’automobile è un bene che viene ereditato e quindi occorre intervenire per cambiare il nome del proprietario. Per farlo ci si può rivolgere ad un’agenzia ACI che funge da intermediario o direttamente al PRA.
Utenze
Tutte le utenze abitative intestate al defunto, come luce, gas e telefono, vanno passate ad un erede tramite una voltura per successione. Per farlo occorre contattare direttamente le imprese fornitrici di servizi avendo a disposizione i dati dell’atto notarile relativamente all’immobile in questione e la pratica di successione depositata presso l’Agenzia delle Entrate.
Canone Tv
L’abbonamento alla Rai è personale ed è legato alla fornitura di energia elettrica. Nel momento in cui viene effettuata la voltura del contratto di energia elettrica, il canone Rai dovrebbe passare al nuovo intestatario, sempre che quest’ultimo non sia già abbonato presso un’altra abitazione. Se decidiamo di disfarci della TV è bene darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Armi da fuoco
Se il defunto è proprietario di un’arma da fuoco, l’erede deve comunicarne il decesso presso la Questura o il Commissariato di zona entro 3 giorni. Qualora si voglia tenere l’arma, occorre fare richiesta di Nulla Osta e mostrare l’autorizzazione al porto d’armi. Se invece si intende vendere l’arma, bisogna assicurarsi che il compratore disponga del titolo e darne successivamente comunicazione alle forze dell’ordine. C’è anche la possibilità di far distruggere l’arma, dopo averne fatto richiesta presso gli Uffici del territorio.